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Giovanna Marini


Giovanna Marini è chitarrista, liutista, cantante e compositore. Ha dedicato la sua vita alla musica, e soprattutto a riscoprire i legami fra la musica cosiddetta “Culta”, alla musica popolare, di tradizione orale; proprio a quest’ultima vanno la sua simpatia, i suoi studi, le sue riproposizioni in concerto (ancora rimane l’eco dello spettacolo “Bella ciao”, sospeso al Festival dei Due mondi del 1964; o le centinaia di migliaia di copie vendute dal suo ultimo CD, “Il fischio del vapore”, in coppia con Francesco De Gregori); e dalla musica popolare Giovanna Marini trae ispirazione per le sue composizioni originali.

Il Maestro Giovanna Marini, per il corso europeo per Direttore di coro di Musica Sacra, ha tenuto a Stroncone il giorno 25 settembre, una lezione (di 4 ore) su: Oralità e scrittura nella tradizione italica.

CURRICULUM VITAE

Nel 1959 si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma in chitarra classica e frequenta per due anni i corsi di André Segovia all'Accademia Chigiana di Siena. Suona il liuto e arciliuto nel "Concentus fidesque antiqui" diretto dal Maestro Carlo Quaranta.

Nel 1963 conosce l'etnomusicologo Diego Carpitella con Roberto Leydi, Gianni Bosio, e il gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano e l'Istituto Ernesto De Martino, sempre a Milano. Questo si rivela uno di quegli incontri che cambiano la vita. Da quel momento incomincia a dedicarsi alla trascrizione e poi alla raccolta di materiale di tradizione orale.

Nel 64 presenta con questo gruppo, al Festival di Spoleto, lo spettacolo Bella Ciao con la regia di Pippo Crivelli.

Nel 65 spettacolo per la regia di Dario Fo "Ci ragiono e canto". Questi due spettacoli hanno grande successo in Italia, i dischi tratti da questi spettacoli sono molto venduti e conosciuti anche all'estero.

Nel 66 compone la sua prima "Ballata lunga". Specie di lungo "rap" o "talking blues" nel quale racconta i suoi due anni di vita negli Stati Uniti. Anche questo disco ha molto successo e con i due precedenti contribuisce a renderla nota anche all'estero.

Dal 66 compone molte "Ballate lunghe" che esegue per la maggior parte da sola, ma anche con gruppi di cantanti legati al Nuovo Canzoniere Italiano: "La Chiesa" "Evviva Voltaire e Montesquieu" "Lunga vita allo spettacolo" "La Creatora" "La Nave" "La Vivazione" "L'eroe" "I treni per Reggio Calabria".

Nel 79 a "La grande madre impazzita" per cinque voci e tre strumenti. Tutti questi pezzi vengono da lei molto eseguiti sempre in Italia.

Nel 79 José Guinot e René Gonzalès, uno direttore di Dramaturgie (Istituto di ricerca sul teatro italiano) l'altro direttore del Teatro Gérard di Saint Denis, la sentono cantare in un suo recital e la invitano in Francia. Incomincia così un'attività in Francia che non si è più interrotta:

1980 "Cantate de tous les jours". Scritta da Giovanna Marini su temi popolari e su materiale proprio, per il Quartetto Vocale fondato da lei nel 76 per eseguire il primo dei suoi concerti polifonici "Correvano coi carri".

1981 Tournée in Francia con il "Quartetto vocale" dopo le rappresentazioni date al teatro Gétrard-Philippe. Uscita al Theatre Bouffe du Nord di Peter Brook con lo spettacolo Cantate de tous les jours, dove replica per un mese. 
Creazione della seconda Cantata per Quartetto vocale.

Nel 1983 scrive dietro sollecitazione di René Gonzàles il "Regalo dell’Imperatore", opera per quattordici fiati e percussioni, coro e solisti. Questa viene eseguita al Festival di Avignone dove la Marini aveva già presentato il suo "Quartetto vocale" nell'82, viene anche eseguita in tournée, in Spagna, in Italia.

Nel 1984 scrive un Requiem, Cantata delle cinque stanze, per il festival di musica contemporanea di Saint-Denis. Questo viene eseguito oltre che nella basilica di Saint-Denis, anche ad Amburgo, a Roma, a Vienna.

In tutti questi anni la Marini non ha mai cessato la sua attività di ricerca e trascrizione. Elabora una grafia musicale adattata ai suoni della tradizione orale, e incomincia a raccogliere molte trascrizioni in un volume, sorta di Real Book del canto popolare. Dà molti seminari in tutta Europa e, dal 1976, ha incominciato a insegnare "Estetica del canto contadino" presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, nata nel 75 per iniziativa di un gruppo di musicisti jazz.

Nel 1984 il Festival d'Automne le commissiona il "Pour Pier Paolo", dietro idea di Laura Betti. Uno spettacolo concerto con dodici liriche di Pasolini messe in musica dalla Marini per cinque voci e cinque strumenti.

In tutti questi anni ha scritto molta musica per teatro e per cinema: opere dirette da Attilio Corsini, Marco Mattolini (La donna ragno, "L'ècole des femmes", "Funerale", "Pentesilea", "Robinson Crusoe", "Nora Helmer", regia di Quartucci), per il cinema: tutte le opere di Citto Maselli a partire dal 67 ("Lettera aperta a un giornale della sera", "Storia d'amore", "Il sospetto", "I sei operai", "L'alba", "Avventura di un fotografo", "Codice privato", "Il segreto", "Cronache del terzo millennio"), "Caffé Express" di Nanni Loy, "Terminal" di Paolo Breccia, "Teresa Raquin" di Giancarlo Cobelli, e altri.

Anche all'estero ha scritto molto per teatro e cinema: "Drama" per il balletto del Four Solaire, "On ne badine pas avec l'amour" per la regia di Viviane Théophilidès, "L'assemblée des femmes" per la regia di Michel Voita, produzione del Theatre de Vidy di Losanna, "Antigone" per la regia di Hans Gunther Heime, sempre per il Theatre de Vidy di Losanna.

Nel 1988/89 scrive la musica per Troiane di Euripide, co-produzione del Festival di Gibellina con il festival di Avignone, di Amburgo (Der Frauen), di Napoli, e del C.R.T. di Milano. Per questa musica vince il premio U.B.U. per la migliore musica teatrale.

1989 il Festival Romaeuropa e Villa Medici le danno commissione per un pezzo che, dietro sua idea, usi le parole dei "Diritti dell'uomo", per il bicentenario della presa della Bastiglia. Questo pezzo viene spesso rieseguito, anche in Francia.

Da allora ad oggi scrive ancora il "Spesso il male di vivere ho incontrato" testo di Montale musica per coro e solisti. Eseguito sia in Francia che in Italia. Scrive anche "Regrets de Rome" di Dubekkai, per tre strumenti, coro e baritono, eseguito a Parigi varie volte.

Nel 1990 scrive una terza Cantata, la "Cantata profana" che esegue con il "Quartetto vocale" al Théatre Bastille a Parigi e poi in una lunga tournée in Italia e all'estero.

Nel 1991 viene nominata Professore Associato in Etnomusicologia Applicata all'Università Paris 8 di Saint-Denis, dove tutt'ora insegna. 
Nello stesso anno scrive su commissione del Théatre de Vidy di Losanna "Les naufragées de l'Olympe" opera buffa per tre solisti e gruppo strumentale, eseguita anche al Festival d'Avignone.

Nel 1993 scrive su commissione del Théatre Gerard-Philippe di Saint-Denis la quarta cantata "La vita sopra e sotto i mille metri" eseguita a Saint-Denis per quattro settimane e poi in tournée in Europa.

Nel 1995 scrive la musica per "I turcs tal Friul" di Pier Paolo Pasolini per la regia di Elio De Capitani, produzione dello Stabile di Trieste e della Biennale di Venezia. Con questa opera riceve per una seconda volta il premio U.B.U. per le migliori musiche teatrali.

Nel 1995 scrive la musica per il film di Yervant Giannikian e Angela Lucchi-Ricci "Prigionieri della guerra". Film presentato a molti festival in Italia e all'estero.

Nel 1995 scrive una cantata nuova "Partenze" (vent'anni dopo la morte di Pier Paolo Pasolini) produzione del Théatre de Vidy di Losanna, che viene eseguita in Svizzera, Francia, Italia, Grecia, Austria e Germania.

Nel 1996 scrive dietro commissione di France Culture la musica per "La Vita nova" di Dante Alighieri, regia di Lulu Menasse, presentato al Festival di Avignone.

Nel 1996 scrive le musiche per i cori dell'intero ciclo dell'Orestea, per il Teatro Reale Fiammingo, regia di Franz Marjinen.

Nel 1997 è stata incaricata dall'Università La Sapienza di Roma ed il comune di Roma a scrivere per il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi tre poemetti sinfonici sui testi leopardiani di "Coro dei morti", "Ultimo canto di Saffo" e "Canto notturno del pastore errante dell'Asia". 
Questi tre brani sono per coro e quartetto d'archi e saranno eseguiti al Teatro Argentina a Roma in inaugurazione dell'anno leopardiano, il 27 aprile 1998.

1998 all'Opera di Nancy sarà rappresentata la "Bague magique", un'opera buffa su testo di Goldoni, per 16 cantanti e un violoncello , regia di Jean Claude Berutti, musica di Giovanna Marini, produzione Théatre du Peuple e Opera di Nancy.

Il 22 agosto 1999 nell'ambito del Theater fest di Zurigo sarà rappresentata l'opera "Blanche Neige" di Robert Walser, per la regia di Rudolf Straub, con musiche di Giovanna Marini per voci e percussioni.

La Cité de la musique di Parigi le ha commissionato un'ora di musica e testi su "La Renaissance a Naple", opera che è in prova attualmente, scritta per quartetto vocale, debutterà il 19 febbraio 99 alla Grande Salle de la Villette nella città della musica di Parigi.

Il Théatre de Vidy di Losanna le ha commissionato una nuova cantata per quartetto vocale dal titolo "Sibemolle". È attualmente in prova e sarà eseguita durante il mese di marzo 1999 al Teéatre de Vidy in Losanna. Seguirà una tournée.

Ha finito nel luglio 98 le musiche per i cori Ion, tragedia di Euripide, che sarà eseguita al Théatre de Vidy e in Germania, con debutto a Berlino, per la regia di Hans Gunther Heyme.

Nel maggio 1999 incomincerà una collaborazione con in Teatritalia di Milano per scrivere le musiche di Orestiade di Pier Paolo Pasolini con la regia di Elio Dè Capitani.

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